neonato parla con la mamma

A che età i bambini iniziano a parlare?

L’attesa della prima parola pronunciata dai neonati è una delle cose che tiene più col fiato sospeso i genitori, che spesso per questo motivo “bombardano” i piccoli con migliaia di “Maaa-mmmà!” oppure “Paaaa-pà!” nella speranza di fregiarsi dell’onore assoluto di essere menzionati correttamente per primi (a onor del vero, la statistica dice che il più delle volte la prima parola emessa dai bambini è senza dubbio “mamma”, sebbene le mamme impareranno presto che, a fronte di questa piccola grande gioia, dovranno scontare richiami e reclami quotidiani per anni e anni a venire 😅).

Proprio perché la prima parola pronunciata è una delle tappe fondamentali che scandiscono la crescita di qualunque bambino, come anche i primi passi in posizione eretta, molti genitori si chiedono “Quand’è che il bambino comincia a parlare?”.

Lallazione

Un verso alla volta, il bambino impara man mano a pronunciare singole sillabe elementari (ad esempio “la”, “ta”, “ma”, e “pa”) e comincia a ripeterle quando e come vuole, non solo per comunicare, richiamando l’attenzione dei genitori ed esprimere emozioni, ma anche per divertirsi e conoscersi ascoltando la sua stessa voce, un nuovo “potere” di cui si scopre improvvisamente padrone.

Siamo nella fase definita “Lallazione“, che di solito inizia intorno ai 6-8 mesi.

Le prime parole

È solo dopo qualche mese di allenamento nelle sillabe ripetute che il bimbo inizia ad acquisire il vocabolario e la padronanza minimi per costruire le prime parole (parole brevi e semplici) basandosi sulla sua esperienza quotidiana (favole raccontate a voce, giochi di associazioni svolti in presenza dei genitori che lo guidano, dialoghi di chi lo circonda, etc).

Tra queste parole troviamo solitamente i nomi dei numeri, dei colori, degli animali e magari il nome proprio (spesso storpiato) di qualche parente o amico di famiglia che è molto presente nella vita del piccolo.

In generale è in seguito al primo anno di età (diciamo dai 12 ai 18 mesi) che il bambino inizia a parlare in modo autonomo (seppur ancora limitato), attraverso piccole espressioni come “Sì”, “No”, “Ancora”, “È mio”.

Ricordiamo che queste tempistiche vanno considerate come indicative, in quanto ogni bambino ha i suoi tempi di sviluppo e comincia a parlare quando è pronto.

Dal momento che il neonato impara a parlare per imitazione, l’arrivo di questo attesissimo momento può essere favorito stimolando in diversi modi, ad esempio parlando con lui direttamente, ma anche leggendo una fiaba ad alta voce in sua presenza, cercando insomma di tenerlo al centro del dialogo parlato o comunque mai al riparo dalle parole (eccezion fatta per le espressioni volgari!).