guida allo svezzamento
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Tabelle Svezzamento: quale cibo per quale età?

Uno dei principali dilemmi che assilla i neo genitori all’approssimarsi del sesto mese e del prevedibile ingresso nel periodo dello svezzamento del neonato è: “Cosa posso fargli mangiare?”. Certo si tratta di una domanda lecita, ma che poggia su un problema assolutamente inesistente.

Se il bambino ha superato i 6 mesi e mostra la volontà evidente di partecipare al pasto dei genitori (ad esempio allunga le mani perché vuole toccare il cibo di mamma e papà, magari annusandolo e assaggiandolo), il ventaglio delle scelte su cosa dargli da mangiare è incredibilmente ampio, quindi non c’è proprio di che preoccuparsi!

Come già detto nella nostra guida allo svezzamento, i principi da seguire per accompagnare il neonato nella transizione da un’alimentazione a base di latte materno a un’alimentazione più varia, fatta anche e soprattutto di cibo solido o semi-solido, sono pochi e semplici:

  • favorire alimenti naturali e poco o per nulla conditi (niente cibo preconfezionato già pronto);
  • variare il più possibile il cibo, in modo che il piccolo possa assaggiare più sapori e anche avere un apporto di nutrienti più equilibrato.

Detto questo, è pur vero che per molte mamme e molti papà avere a disposizione un riferimento schematico può essere una cosa buona per vivere in maniera più serena la loro vita da neo genitori. Ecco perché molte persone cercano delle tabelle (da scaricare, stampare e appiccicare sul frigo) dove trovare, anche nei momenti in cui si è a corto di idee, la giusta ispirazione per preparare “la pappa” in base all’età del proprio bambino.

Per comodità dei nostri lettori, abbiamo deciso di riportare di seguito la tabella dello svezzamento contenuta all’interno del rapporto Unicef “Alimentazione dei lattanti e dei bambini fino a tre anni: raccomandazioni standard per l’Unione Europea“, un documento che se da un lato non è più molto attuale (si basa per lo più su pareri che diversi esperti hanno fornito negli anni 2005-2006) dall’altro risulta ancora oggi ricco di informazioni preziose.

NOTA BENE: Ci teniamo a farvi capire l’importanza di adottare le informazioni contenute nello schema che segue per quello che sono, ossia dei semplici esempi, dei suggerimenti da usare per comprendere cosa è più o meno opportuno dare da mangiare al bambino nella fase dello svezzamento. Non si tratta di regole da seguire ciecamente e in senso stretto, lo schema non va preso come una dieta alimentare prescritta da un nutrizionista, perciò non siate rigidi nel seguire quello che c’è scritto e adottate sempre il buon senso.

Tabella Svezzamento Età e Cibo

Età (mesi)Riflessi/abilitàTipologie di cibo suggeriteCibi possibili
0–6Poppare, suzione e deglutizione.Liquidi.Solo latte materno .
4-7Primo "sgranocchiare”;
aumentata forza della suzione; spostamento del
riflesso faringeo dal terzo medio al terzo posteriore della lingua.
Cibi in purea (solo se i bisogni nutritivi del singolo lattante
richiedono l’aggiunta di
alimenti complementari).
Latte materno più carne cotta e passata; verdura (per esempio, carote) o frutta (per
esempio, banana) o patate in purea; cereali privi di glutine (per esempio, riso).
7-12Svuotamento del
cucchiaio con le labbra; morso e masticazione;
movimenti laterali della lingua e del cibo tra i denti; abilità motorie fini
per iniziare a mangiare da soli.
Aumentata varietà di alimenti in purea o tagliati a pezzetti e da prendere con le dita, combinando cibi nuovi e familiari; tre pasti al
giorno con due merende tra i pasti.
Latte materno più carne cotta e tritata; verdura e frutta cotta in purea; verdura e frutta
cruda tagliata a pezzetti (per
esempio banana, melone,
pomodoro); cereali (per esempio, grano, avena) e
pane.
12-24Movimenti di
masticazione rotatori; stabilizzazione della
mandibola.
Alimenti della famiglia.Latte materno più qualsiasi cosa si mangi in famiglia,
ammesso che la dieta familiare sia sana e bilanciata.